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Autore: admin

Mattia e il nonno

14 LUGLIO

FACTORY COMPAGNIA TRANSADRIATICA / FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA

Ippolito Chiarello

MATTIA E IL NONNO

di Roberto Piumini

musiche originali Paolo Coletta

costume Lapi Lou     

luci Davide Arsenio     

tecnico Antonio Longo     

organizzazione Francesca D’Ippolito

spettacolo realizzato in collaborazione con Nasca Teatri di Terra

adattamento e regia di Tonio De Nitto

In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.

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Beatrice Cenci

7 LUGLIO / PRIMA REGIONALE

THE GHEPARDS TEATRO

Giulia Innocenti

BEATRICE CENCI

di Francesco Colombo, Matteo Festa e Adalgisa Manfrida

luci: Camilla Piccioni

effetti sonori: Giacomo Innocenti

assistente alla regia: Erich Lopes, Monia Favero

costumi: Marianna Pellino

regia di Francesco Colombo

La testa di Beatrice Cenci -nobildonna romana accusata di parricidio e decapitata nel 1599-, rotolata in un bugigattolo sotterraneo nei pressi di Castel Sant’Angelo attende, come ogni anno dopo la sua morte, di diventare spirito nel giorno esatto della sua esecuzione. Cosa può pensare oggi una testa decapitata quattro secoli fa? Cerca il suo corpo finito chissà dove, nella speranza che, ritrovandolo, i ricordi perduti riaffiorino alla memoria e la aiutino finalmente ad ottenere ciò che brama sopra ogni altra cosa: giustizia. Le persone che hanno subito violenze, soprusi, spesso tendono a rimuovere, cancellare, quegli eventi dalla loro vita. Non si ricordano più nulla. Poi accade che un gesto, un suono o una canzone, rievochi qualcosa in loro; e quel qualcosa li riconduce per un istante ad eventi passati. E, d’improvviso, i ricordi riaffiorano.

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Le smanie per andare in scena

30 GIUGNO E 1 LUGLIO

CORTE DE’ MIRACOLI

LE SMANIE PER ANDARE IN SCENA

Di quando Goldoni fece ritorno

di Daria Paoletta e Massimo Giordano

alcune parti dello spettacolo sono tratte da “Le smanie per la villeggiatura”, di Carlo Goldoni

con Fernando Colazzo, Matteo Colazzo, Giuseppe De Iaco, Antonio Gemma, Raffaele Gili, Andrea Giordano, Adele Maruccio, Valeria Piccinno, Samanta Piri, Riccardo Reho, Giuseppe Resta, Debora Sanapo

costumi: Meghy Costumes d’Epoque

assistente alla regia: Claire Vallet

regia di Daria Paoletta e Massimo Giordano

Una compagnia di attori non professionisti si ritrova per la prova generale, quella che precede di ventiquattr’ore il debutto. Tutto è pronto per cominciare quando accade un imprevisto che li fa vacillare. Messi di fronte alla scelta se andare in scena o rinunciare, ognuno di loro si ritroverà a fare i conti con se stesso e non solo. In tal modo i tre atti de “Le smanie per la villeggiatura” diventano un pretesto per raccontare di dodici persone del giorno d’oggi, oltre che dei personaggi goldoniani, con tanto di parrucca e costume del Settecento. L’intreccio della trama condotta dai registi Giordano e Paoletta, per la prima volta affiancati in un lavoro originale, alterna il dramma alla commedia, tra situazioni comiche e spunti di riflessione sulla condizione dell’attore. Per questo “Le smanie per andare in scena”, che in questa occasione vede il suo debutto assoluto, ci piace definirlo uno spettacolo “sartoriale”, cucito su misura per gli attori della Corte de’ Miracoli.

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LU BRICANTE CU LLU FIOCCU

LU BRICANTE CU LLU FIOCCU

PRIMA!
5 E 6 SETTEMBRE

MASSIMO GIORDANO
di Giovanni Delle Donne e Massimo Giordano

Rocco è un brigante diverso. Uno dei tanti giovani vittime degli eventi tragici e talvolta grotteschi che hanno sconvolto il Meridione d’Italia dopo la forzata Unità. Si ritrova catapultato in una banda di feroci assassini alle prese con una repressione di uguale ferocia e vive gli eventi prima con infantile passione, poi con drammatica consapevolezza. Conosce i capi brigante, le loro donne, i loro accoliti, i soldati, gli approfittatori, le vittime, le sofferenze di una vita quotidiana tra battaglie, agguati, ricatti. Con La guerra di Rocco e Mamma li Turchi! questo spettacolo completa la “trilogia di Rocco”, tre monologhi in cui si segue la strada maestra della comicità per raccontare fatti assolutamente veri.

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ESTERINA CENTOVESTITI

ESTERINA CENTOVESTITI

31 agosto
DARIA PAOLETTA
di Daria Paoletta
regia di Enrico Messina

Quinta elementare. L’arrivo di Esterina mette scompiglio nella vita di Lucia e non solo: il fatto che indossa sempre gli stessi pantaloni e ha il colletto del grembiule stropicciato; oppure che se ne sta sempre sola e non è facile comprendere quello che dice. Eppure, come
spesso accade, le cose che non si riescono a capire, nel tempo, trovano una definizione e finisce che si rivelano fondamentali per la crescita personale di una bambina di dieci anni. Le vicende della storia mettono in luce le gioie e i dolori, le riflessioni più intime, le domande esistenziali, i perché inspiegabili di quell’età, fragile e potente al tempo stesso.
È una narrazione non prevedibile, tutt’altro che lineare, che appassiona e coinvolge il pubblico.

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TOTÒ E VICÉ

TOTÒ E VICÉ

23 AGOSTO

ENZO VETRANO – STEFANO RANDISI
di Franco Scaldati
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi

Totò e Vicé -teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano-, sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
“Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato con un nulla, il teatro che non distingue tra vivi e morti, il teatro che ti sfugge di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore”. (La Repubblica)
“Lo spettacolo è un vero capolavoro: quei due clown marginali, precipitati dal buio in uno spazio popolato solo da una panchina e da tanti lumini, parlano di vita, di smarrimenti, di fantasmi con l’ingenuità dei bambini o dei poeti”. (Il Corriere della Sera)

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STORIE SOTTO QUESTI CHIARI DI LUNA

STORIE SOTTO QUESTI CHIARI DI LUNA

PRIMA!
15 e 16 agosto
di Carlo Goldoni
MASSIMO GIORDANO – FABRIZIO PUGLIESE – FABRIZIO SACCOMANNO
di Massimo Giordano, Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno

Tre palchi, tre attori, tre storie.

Occhio alle truffe! (M. Giordano)

Vita, morte e “miracoli” dell’italo-americano Charles Ponzi, probabilmente il più grande truffatore della storia. Spettacolo realizzato nell’ambito del progetto “Finanza in palcoscenico” della Consob.

Ennio e la matematica (F. Pugliese)

Genio della matematica, il leccese Ennio De Giorgi regalava soluzioni solo per passione, quella sua passione per l’uomo e la conoscenza che lo portò a farsi paladino di tutte quelle grandi menti schiacciate dalle dittature.

I racconti mutanti (F. Saccomanno)

Un viaggio dall’America all’Austria, dall’Austria all’Italia, con gli esempi delle storie che hanno mutato le sorti del mondo, di quel mondo. Un racconto dei racconti che hanno cambiato i destini del globo, una riflessione sul potere delle storie.

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IL MATRIMONIO MANCATO

IL MATRIMONIO MANCATO

Di Stefania De Ruvo
con Sara Antonazzo, Domenica Coricciati, Giovanna Coricciati, Silvia Coricciati, Monia Favero, Angela Ferraro, Rosaura La Rosa, Adele Maruccio, Alice Panzera, Valeria Piccinno, Chiara Sicuro
Regia di Massimo Giordano

Questo spettacolo, che ha debuttato con successo due anni fa, è il primo con un cast completamente in rosa per la Corte de’ Miracoli, che qui si cimenta in una commedia di spumeggiante comicità e dal titolo fin troppo eloquente.
Se andaste ad un matrimonio e non si presentasse nessuno, né la sposa e né lo sposo, cosa pensereste? Di chi sarà la colpa? E poi: chi ha lasciato e chi è stato lasciato? Gli ex futuri sposi non si fanno vedere né in chiesa né a casa: la situazione perfetta per scatenare chiacchiere maliziose e preconcetti. Tra possibili amanti e nuovi toy boy, un gruppo di donne legate alla ex futura sposa si confessano e parlano con ironia dei loro rapporti, del sesso e delle loro paure.

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LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

Raccontate da lui medesimo

da Collodi
al pianoforte Roberto Salahaddin Re David
scritto e diretto da Flavio Albanese

Flavio Albanese racconta in prima persona la vera storia di Pinocchio sulle note della celebre musica che Fiorenzo Carpi scrisse per il film-TV di Comencini.
Tra prosa e filastrocche, racconti, canzoni, arie e recitativi, lo spettacolo ripercorre le principali vicende che hanno portato un semplice “ciocco” di legno a diventare un bambino.
I personaggi appaiono e scompaiono sulla scena, a volte impersonati dallo stesso attore, altre volte evocati attraverso la magia e gli espedienti del teatro di Varietà.
Ci sono proprio tutti: Geppetto, la Fatina, il Gatto e la Volpe, il Grillo parlante, Mangiafuoco, l’Omino di burro, il Domatore e il Pappagallo. E’ una storia per grandi e piccini e in particolare per “burattini che vogliono diventare
bambini”.

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TROVATA UNA SEGA!

TROVATA UNA SEGA!

ANTONELLO TAURINO
Scritto e diretto da Antonello Taurino

La leggenda la conoscevano tutti, a Livorno: nel 1909 Modigliani pare avesse gettato nel Fosso Reale alcune sue sculture, deluso per lo scherno di amici incompetenti che lo avevano deriso per quelle opere. Ma quando nel 1984, per celebrarne i cent’anni dalla nascita, il Comune ne azzarda tra roventi polemiche il temerario recupero, avviene la pesca miracolosa di tre teste che porta davanti ai Fossi di Livorno le Tv di tutto il mondo. E subito i maggiori critici d’arte non hanno dubbi a sancire: “Sono dei capolavori, sono di Modigliani!”. Ma dopo un mese venne fuori che non eran proprio di Modigliani.
L’invasamento collettivo nel cortocircuito vero-falso, il mistero di alcune morti mai chiarite, tre studenti burloni e un pittore-portuale dalla vita maledetta. Uno spaccato sociologico sull’Italia d’allora e tanta memorabile comicità involontaria: ecco gli ingredienti di quello che fu definito “lo scherzo del secolo”.

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