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Autore: admin

Risveglio di Primavera

31 agosto / PRIMA REGIONALE

CMC/NIDODIRAGNO – PEM POTENZIALI EVOCATI MULTIMEDIALI

PEM Potenziali Evocati Multimediali

RISVEGLIO DI PRIMAVERA

di Frank Wedekind

regia Gabriele Vacis

di Frank Wedekind

con Andrea Caiazzo, Lucia Corna, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera
traduzione e adattamento Gabriele Vacis, Davide Pascarella, Enrica Rebaudo, Gabriele Mattè, Erica Nava
scenofonia Roberto Tarasco

regia di Gabriele Vacis

Ci sono Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, quattordici anni a testa. E intorno a loro c’è una generazione che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli adulti sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento in arrivo, e quando parlano non sanno cosa dire. 
I ragazzi sentono il loro corpo cambiare, ma non ci sono maestri che possano insegnare come si fa a sopravvivere. Così il sesso, lo stupro, l’aborto, l’omosessualità e il suicidio vanno a braccetto con i compiti di matematica, i nastri rosa da passare nelle camicie, i nontiscordardimé da cogliere al fiume. È una “tragedia di ragazzi” – come dice il sottotitolo – e in questa tragedia si riflettono gli spettri di un Novecento che stava arrivando ma anche quelli del nostro millennio, che protrae all’infinito le adolescenze. Nei personaggi tredicenni di allora, infatti, splendono gli stessi dolori dei tredicenni di oggi, i ragazzi nati nel 2008, che ascoltano Billie Eilish e XXXTentacion, che sanno le cose del mondo perché il mondo non finisce nel bosco fuori città, perché i confini non esistono più. Com’è possibile che questa Germania di fine Ottocento sia così vicina a noi? Che Wedekind abbia visto, tra le maglie del suo tempo, i suicidi dei ragazzi e l’educazione sentimentale ancora oggi inesistente? Nato come saggio di diploma della classe 2018-2021 della Scuola del Teatro Stabile di Torino, lo spettacolo diretto da Gabriele Vacis restituisce tutto lo stupore di questa scoperta. E, insieme, la vita che scorre nei giovanissimi attori, i sogni che ognuno di loro porta con sé, dopo tre anni di vita trascorsi insieme.

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Non sentire il male

29 AGOSTO

LE BELLE BANDIERE – NUOVA SCENA SACCISICA

Elena Bucci

NON SENTIRE IL MALE

Dedicato a Eleonora Duse

di Elena Bucci

di e con Elena Bucci

disegno luci Loredana Oddone

cura del suono  Raffaele Bassetti, Franco Naddei

assistenti all’allestimento Nicoletta Fabbri e Gaetano Colella

spettacolo realizzato con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Russi

regia di Elena Bucci

C’è un tempo della vita in cui non bastano più mestiere, tecnica, lavoro, ma ci si domanda dove ci portino e cosa c’è oltre e altrove. Io ero proprio lì, quando, parlando con un amico sapiente, mi sono accorta che gli scritti e il pensiero della Duse mi avevano accompagnato per tutta la mia vita teatrale. Ho cercato un luogo che mi parlasse e dei compagni generosi, e dedicando questo lavoro a lei ho raccolto i fili delle mie inquietudini, sperando che non fossero solo mie. Lo spettacolo è davvero scritto nel corpo, senza retorica, ed è questo che cercavo, e questo è il cuore del mio lavoro su Eleonora Duse, immaginata nel momento in cui, malata e sostituita da Gabriele D’Annunzio nella Figlia di Iorio, prende il copione e recita tutte le parti, tutte le scene, tutte le figure, davanti allo sguardo allucinato di Matilde Serao, puntuale e quasi invadente osservatrice e testimone.

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Delirio a due

29 agosto / PRIMA REGIONALE

CENTRO TEATRALE BRESCIANO

Elena Bucci – Marco Sgrosso

DELIRIO A DUE

Anticommedia

di Eugène Ionesco
drammaturgia del suono Elena Bucci, Raffaele Bassetti
luci Loredana Oddone
macchinismo e direzione di scena Giovanni Macis / Viviana Rella
assistenza e cura Nicoletta Fabbri
direzione tecnica Cesare Agoni, Giacomo Brambilla
lampade Claudio Ballestracci
spettacolo realizzato in collaborazione con Le Belle Bandiere e TPE Tratro Piemonte Europa
regia, scene e costumi di Elena Bucci e Marco Sgrosso

Si dice che i dialoghi tra innamorati annoino, mentre – dalle comiche di Laurel e Hardy ai film di Woody Allen – i litigi di coppia fanno tanto ridere. Mentre fuori infuria la guerra civile tra crolli ed esplosioni, Lui e Lei, indifferenti protagonisti di questo travolgente scherzo teatrale di Eugène Ionesco, mettono continuamente alla prova il loro legame e non trovano altra via per amarsi e sopravvivere che dare la colpa l’uno all’altro di ogni mistero della vita come il dolore, la morte, il tradimento.

Ci raccontano la paura della solitudine, il bisogno di qualcuno che attesti la loro esistenza, l’irresistibile forza comica nascosta dentro le piccole tragedie quotidiane che spesso, nella loro apparente gravità, impediscono di allargare lo sguardo. Appaiono come fragili esseri alla ricerca di un senso e perennemente in attesa di una felicità perduta o rimandata. Misurano la reciproca resistenza, per essere certi della permanenza dell’altro finché morte non li separi.

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Appunti G

24 agosto / PRIMA REGIONALE

NIDODIRAGNO-CMC / COLLETTIVO PUNTO G

Lucia Vasini – Alessandra Faiella – Livia Grossi – Rita Pelusio

APPUNTI G

di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Francesca Sangalli e Lucia Vasini
progetto fotografico: Lalla Pozzo
costumi: Pamela Aicardi
light design: Paolo Casati
direzione tecnica: Domenico Ferrari

È un ironico e dissacrante spettacolo sulla sessualità. In scena tre note attrici comiche di generazioni differenti, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Lucia Vasini e la giornalista del Corriere della Sera, Livia Grossi. Quattro donne per uno spettacolo che tra monologhi e pezzi corali, un’irresistibile ricetta afrodisiaca e una pagina di cronaca, s’interroga su pregiudizi e luoghi comuni, un viaggio nell’universo sessuale femminile dove risate e informazione diventano la miscela esplosiva per riflettere su un tema dalle mille sfaccettature e implicazioni: dall’accettazione di sé ai ruoli imposti, dal poetico mito della “prima volta” alle sperimentazioni erotiche over 60, ma anche la nuova frontiera dei sex robots e dei chirurghi plastici, prostituzione e diritti negati. Nessun “monologo (corale) della vagina”, piuttosto un‘escursione nelle nostre viscere perché a distanza di 50 anni dalla rivoluzione sessuale la deriva conformista è in agguato, e forse una lucida e consapevole risata la seppellirà.

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Il canto di Ulisse

18 agosto / PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA

COMPAGNIA DEL SOLE

Flavio Albanese – Le Faraualla

IL CANTO DI ULISSE

Spettacolo – concerto per attore e voci

da Omero
fonica e luci: Luna Mariotti, Antonio Venitucci
organizzazione: Dario Giliberti
direttore di produzione: Caterina Wierdis
amministrazione: Lucia Di Mauro
comunicazione: Marilù Ursi
regia di Marinella Anaclerio

«Andiamo a fare un viaggio nella terra dei Giganti? Volete imparare dalla Maga Circe gli ingredienti per fare la pozione magica che trasforma gli uomini in animali? Sapete come si chiama l’indovino cieco che prevede il futuro? Sapete dove possiamo trovare Tiresia? Avete mai sentito il famoso canto delle Sirene? Lo vorreste sentire? Sapete quanti piedi ha il drago Scilla? Dodici! E quante teste? Sei!»

Flavio Albanese inizia così il suo viaggio nel mondo di Ulisse, invitando gli spettatori ad “entrare” nell’Odissea e nel suo immaginario, popolato da dèi, creature magiche e suoni. Protagonista dello spettacolo è la parola e il canto polifonico dal vivo del quartetto vocale Faraualla, che da anni si impegna nella ricerca dell’uso della voce come “strumento”.  Attraverso il racconto e la pratica della polifonia ricercata nelle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti, le suggestioni di questo viaggio mitologico  si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del mito e degli interpreti.

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Preferisco ridere

14 e 16 agosto / PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA

CHIARI DI LUNA

Massimo Giordano

PREFERISCO RIDERE

assistente alla regia: Claire Vallet
scritto e diretto da Massimo Giordano

 

“Non vi dirò mai che in questo spettacolo si riderà; né che probabilmente servirà a farvi scordare pensieri e preoccupazioni; neppure che la serata che trascorrerete sarà un balsamo per la vostra anima; e neanche che sarà un atto d’amore verso voi stessi. No, non ve lo dirò mai. Lo scoprirete solo partecipando (il che comporta l’acquisto del biglietto, ma questo è un dettaglio trascurabile).

Qualcuno potrebbe anche scegliere di non venire, e non sapere quindi se in questo spettacolo si riderà o meno. Scegliere di non sapere è spesso la logica di chi è tradito.

Chi viene a questo spettacolo, si ama. Chi non viene, probabilmente ha le corna”. (M. G.)

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IL RATTO DI PROSERPINA

8 agosto / PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA

COMPAGNIA BURAMBÒ

Daria Paoletta

IL RATTO DI PROSERPINA

di Daria Paoletta
costumi Lisa Serio
organizzazione Maria Assunta Salvatore
regia di Enrico Messina

Il ratto di Proserpina è il rapimento, l’istante culminante della violenza della divinità, che Bernini immortala fissandolo per sempre nel marmo ad eterno monito. Il dio degli inferi, Dite, efferato e insensibile, affonda le dita nelle carni della fanciulla per strapparla al suo destino e farla sua. Da quel momento, nulla tornerà più ad essere come prima. L’ira di Cerere, Madre terra e madre di Proserpina, sarà implacabile e la sua furia si abbatterà su ogni cosa. Soltanto l’intercessione di Giove potrà placarla, consentendo alla fanciulla di tornare da lei sei mesi l’anno. Muovendo dai versi di Ovidio, Daria Paoletta compone una narrazione dal ritmo incalzante e tempestoso, capace di affondare nelle radici del mito per riaffiorare ai giorni nostri e parlare con più consapevolezza all’animo umano.

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Non si butta niente /volume 3

1, 2, 3 e 4 agosto / PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA

Corte de’ Miracoli

NON SI BUTTA NIENTE

volume 3

uno spettacolo di Massimo Giordano
con gli attori della Compagnia “Corte de’ Miracoli”
assistente alla regia: Claire Vallet
regia di Massimo Giordano

Dopo il successo delle prime due edizioni, arriva a grande richiesta il Volume 3 di questo spettacolo “italo-salentino”, uno show quasi come il varietà di una volta, metafisicamente rivisitato nel nostro spazio e nel nostro tempo.

Non si butta niente – show non parla di raccolta differenziata e del conseguente riciclo dei materiali. Ovviamente. Si tratta invece di uno spettacolo in cui, oltre a portare in scena qualcosa di nuovo scritto per l’occasione, si attinge all’immenso repertorio della grande, vecchia scuola comica italiana: sketch, monologhi, scenette.

Preparatevi quindi a tante, tante risate. E a un po’ di musica, che non guasta mai.

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Orlando

30 luglio

ARMAMAXA TEATRO

Enrico Messina

ORLANDO

Furiosamente Solo Rotolando

tratto da “HRUODLANDUS Libera Rotolata Medievale”,
di Enrico Messina e Alberto Nicolino
collaborazione alla messa in scena Micaela Sapienza
organizzazione Maria Assunta Salvatore
regia di Enrico Messina

Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri. Arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ormai trascurata se non del tutto dimenticata. Così le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ ri-suonate, e la narrazione avanza tra guizzi di folgorante umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti.

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GRAZIE PER LA SQUISITA PROVA

26 luglio / ANTEPRIMA NAZIONALE

LE TRE CORDE / COMPAGNIA VETRANO RANDISI / KEPLER-452

Enzo Vetrano – Stefano Randisi – Nicola Borghesi

GRAZIE PER LA SQUISITA PROVA

Un discorso sul teatro

di Nicola Borghesi
coordinamento tecnico: Andrea Bovaia
organizzazione: Roberta Gabriele
spettacolo realizzato con il sostegno di Liberty Associazione
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi

La storica coppia teatrale formata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, cuore pulsante di una tradizione teatrale antichissima e contemporanea, incontra Nicola Borghesi, regista trentacinquenne, nei corridoi dei teatri che comunemente frequentano. Si conoscono, si parlano, si vanno reciprocamente a vedere in scena. Tra loro scatta una strana, ineffabile scintilla, che ha a che fare con una forma di amore per il teatro che non sanno bene definire, ma che sentono comune. Le loro vite teatrali sono lontane anni luce, appartengono a mondi incomparabili, eppure hanno molte cose da dirsi. Ci sono, forse, molti misteri, che devono essere ascoltati e trasmessi. Un qualcosa di immutabile che, da sempre, porta sul palcoscenico chi ha deciso di dedicare ad esso la propria vita.

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