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COME VI PIACE

CORTE DE’ MIRACOLI
di William Shakespeare
regia di Massimo Giordano
Scritta nel 1599, questa commedia è una delle opere di Shakespeare più leggere e spensierate, in cui vi è la contrapposizione tra la vita di corte, con i suoi intrighi, e quella pura e semplice della foresta e della natura, in cui gli istinti malvagi degli uomini cedono il passo alle buone azioni. Nella foresta di Arden, Cupido scocca le sue migliori frecce: l’amore rifiutato, l’amore giocoso, l’amore metamorfico. Tra camuffamenti e scambi d’identità, vendette ed esìli, fughe e ritrovamenti, odio e perdono, perdizione e redenzione, si snoda la storia della più “mozartiana” delle commedie del Bardo

LA GRANDE FUGA

SARA BEVILACQUA – GIANMARCO BEVILACQUA – ANTONIO GUADALUPI
LA GRANDE FUGA
1971. Sulla panchina in un parco di una città del Nord, il burbero Libero Bocca e il cordiale Luigi Lapaglia fanno conoscenza e scoprono di avere molto in comune, a cominciare dall’anno di nascita: il 1895. Quest’amicizia tra i due arzilli anziani -soffocati dalle famiglie e maltrattati dalla società-, si tramuta ben presto nel tentativo di una “grande fuga”. Insieme con la vicina, l’eccentrica Maestra Ambra, ormai in pensione, si lasceranno alle spalle la monotonia delle loro vite per intraprendere un viaggio di speranze e sogni, tra gag, risate e agrodolci riflessioni sulla vecchiaia. Un dialogo serrato e divertente scritto con sagacia ed eleganza.

IL FIORE AZZURRO

DARIA PAOLETTA
spettacolo di narrazione e figura di Daria Paoletta
È una narrazione che s’ispira ad una storia popolare tzigana. Una narratrice e una scena essenziale per dare inizio al racconto di Tzigo, un bambino alla ricerca della fortuna e della felicità: un viaggio iniziatico, che corrisponde ad una ricerca identitaria. La narratrice è per Tzigo un’amica, una compagna, una spalla su cui piangere e, al tempo stesso, colei che disegna per lui gli spazi, attraverso un utilizzo sapiente della sua voce e del suo corpo d’attrice. Con un linguaggio ironico ed efficace, attraverso l’arte della parola e dell’immaginazione, Daria Paoletta dà vita ad animali parlanti, streghe e nanetti.

CENTOMILA, UNO E NESSUNO – LA CURIOSA STORIA DI LUIGI PIRANDELLO

GIUSEPPE PAMBIERI
scritto e diretto da Giuseppe Argirò
E’ un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero; una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce. La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello con le parole dei suoi personaggi, attraversando narrativa, poesia e teatro: da Il fu Mattia Pascal al Padre dei Sei personaggi, dall’Enrico IV a Laudisi del Così è (se vi pare) e a Leone Gala de Il giuoco delle parti, fino a L’uomo dal fiore in bocca.

TOPOLINI, MICI E PINGUINI INNAMORATI

LE SORELLE MARINETTI
storie dal fantastico zoo dello swing italiano
direzione nusicale del M° Christian Schmitz
scritto e diretto da Giorgio U. Bozzo
Non può certo passare inosservato un fenomeno che ha attraversato tutta la produzione della canzonetta sincopata della fine degli anni Trenta e dell’inizio degli anni Quaranta: molti di quei simpatici motivetti, che avevano impegnato le penne dei migliori autori e compositori e le ugole dei più valenti interpreti del periodo, avevano per protagonisti gli animali. Il pinguino innamorato, Il gatto in cantina, La canzone delle mosche, Maramao perché sei morto, La sardina innamorata: canzoni che allestirono un fantastico zoo al servizio dello swing.

L’UNIVERSO E’ UN MATERASSO E LE STELLE UN LENZUOLO

FLAVIO ALBANESE
di Francesco Niccolini
regia di Flavio Albanese
Questo è il grande racconto del Tempo, diviso in quattro Capitoli. Il primo racconta il tempo in cui il Tempo non esisteva ancora: l’origine del tutto attraverso il mito. Il secondo descrive il tempo in cui la realtà era ciò che il buon senso e l’occhio umano potevano cogliere e comprendere: al mattino il Sole nasce a est, la sera tramonta a ovest, dunque il Sole gira intorno alla Terra. Il terzo è la rivoluzione copernicana, in cui l’uomo scopre che la realtà non è quella che sembra: il Sole è il centro del mondo e la Terra immobile non è. L’ultimo riguarda il Novecento, da Einstein ai Quanti, l’epoca in cui l’uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto – come in teatro – è solo illusione.

NON MI PENTO DEL SALENTO. PIÙ SUD DI COSÌ SI NUOTA

Lo spettacolo avrà luogo in una corte presso piazza A. Moro, in occasione del Mercatino del Gusto.
MASSIMO GIORDANO
scritto e diretto da Massimo Giordano
Conosciamo veramente il Salento, terra de lu sule, de lu mare, de lu jentu e de le rotatorie? Sono più i pregi o i difetti di questo luogo baciato dalla natura ma spesso abbandonato dalla fortuna (ma non dai venditori di cocco fresco)? Molti scelgono di fermarsi a Eboli perché non arriva il Frecciarossa a Lecce? In questo spettacolo non si parlerà solo del salentino medio, ma si terrà democraticamente conto anche delle altre dita.
In collaborazione con Foodismo, piattaforma attraverso cui è possibile scegliere e acquistare tour esperienziali del Salento veramente unici.

MISERIA E NOBILTÀ

CORTE DE’ MIRACOLI
di Eduardo Scarpetta (traduzione in dialetto salentino)
adattamento e regia di Massimo Giordano
Questa commedia -che vide la luce tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento per arrivare inossidabile fino ai nostri giorni, e che fu resa famosa dal celebre film di Mario Mattioli con Totò-, va in scena in una nuova traduzione in dialetto salentino, per una serata di autentico divertimento. Comicità e spasso, equivoci e colpi di scena, sono i supporti di una vicenda eternamente fresca e scoppiettante, dove, senza far mancare la lacrima, c’è di che ridere di vero gusto.