L'ISPETTORE GENERALE

Che poi certo a leggere L’ispettore generale ci si trova di fronte allo specchio impietoso della società russa dell’epoca, dove ognuno esiste in rapporti di potere ben definiti rispetto agli altri.
Che poi certo è una commedia e c’è da ridere, ci troviamo di fronte alla commedia dell’equivoco, allo scambio di persona, usato ed abusato in tante storie.
Però poi, a guardarlo più da vicino quel mondo, ci si rende conto che parla proprio di noi, di noi tutti, del nostro modo di stare al mondo in questa claustrofobica partitura teatrale dove ci aggiriamo tutti come marionette. E l’unico desiderio che ancora ci rimane è la segreta speranza che non si sappia troppo in giro.
E alla fine vien da pensare che in questa commedia umana non c’è proprio niente da ridere.