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L’AVARO

di Molière
Con Riccardo Garrone, Marco Paoli e Cristina Caldani
Regia di Maurizio ANNESI
L’avaro debutta nel 1668 al Palais Royal e da allora ha lasciata intatta la sua forza rappresentativa, anzi, se possibile, l’ha accresciuta nel corso dei secoli. Molière dipinge in Arpagone un avaro che non è più solo un accumulatore di ricchezze, ostinato conservatore della proprietà: Arpagone avaro ha la sua cassetta di denari, i cavalli che rischiano di morire di fame; tuttavia egli veste bene, ha una carrozza, diversi servitori, e in più è un “investitore”, per usura, ma investitore; i suoi denari sono sempre in moto, per fruttare, segnando il passaggio ad un’era più moderna, ad un’economia mercantilista o addirittura capitalista.