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Beatrice Cenci

7 LUGLIO / PRIMA REGIONALE

THE GHEPARDS TEATRO

Giulia Innocenti

BEATRICE CENCI

di Francesco Colombo, Matteo Festa e Adalgisa Manfrida

luci: Camilla Piccioni

effetti sonori: Giacomo Innocenti

assistente alla regia: Erich Lopes, Monia Favero

costumi: Marianna Pellino

regia di Francesco Colombo

La testa di Beatrice Cenci -nobildonna romana accusata di parricidio e decapitata nel 1599-, rotolata in un bugigattolo sotterraneo nei pressi di Castel Sant’Angelo attende, come ogni anno dopo la sua morte, di diventare spirito nel giorno esatto della sua esecuzione. Cosa può pensare oggi una testa decapitata quattro secoli fa? Cerca il suo corpo finito chissà dove, nella speranza che, ritrovandolo, i ricordi perduti riaffiorino alla memoria e la aiutino finalmente ad ottenere ciò che brama sopra ogni altra cosa: giustizia. Le persone che hanno subito violenze, soprusi, spesso tendono a rimuovere, cancellare, quegli eventi dalla loro vita. Non si ricordano più nulla. Poi accade che un gesto, un suono o una canzone, rievochi qualcosa in loro; e quel qualcosa li riconduce per un istante ad eventi passati. E, d’improvviso, i ricordi riaffiorano.

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Le smanie per andare in scena

30 GIUGNO E 1 LUGLIO

CORTE DE’ MIRACOLI

LE SMANIE PER ANDARE IN SCENA

Di quando Goldoni fece ritorno

di Daria Paoletta e Massimo Giordano

alcune parti dello spettacolo sono tratte da “Le smanie per la villeggiatura”, di Carlo Goldoni

con Fernando Colazzo, Matteo Colazzo, Giuseppe De Iaco, Antonio Gemma, Raffaele Gili, Andrea Giordano, Adele Maruccio, Valeria Piccinno, Samanta Piri, Riccardo Reho, Giuseppe Resta, Debora Sanapo

costumi: Meghy Costumes d’Epoque

assistente alla regia: Claire Vallet

regia di Daria Paoletta e Massimo Giordano

Una compagnia di attori non professionisti si ritrova per la prova generale, quella che precede di ventiquattr’ore il debutto. Tutto è pronto per cominciare quando accade un imprevisto che li fa vacillare. Messi di fronte alla scelta se andare in scena o rinunciare, ognuno di loro si ritroverà a fare i conti con se stesso e non solo. In tal modo i tre atti de “Le smanie per la villeggiatura” diventano un pretesto per raccontare di dodici persone del giorno d’oggi, oltre che dei personaggi goldoniani, con tanto di parrucca e costume del Settecento. L’intreccio della trama condotta dai registi Giordano e Paoletta, per la prima volta affiancati in un lavoro originale, alterna il dramma alla commedia, tra situazioni comiche e spunti di riflessione sulla condizione dell’attore. Per questo “Le smanie per andare in scena”, che in questa occasione vede il suo debutto assoluto, ci piace definirlo uno spettacolo “sartoriale”, cucito su misura per gli attori della Corte de’ Miracoli.

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