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Autore: admin

PETIPITUGNA

Mino De Santis
con Marcello Zappatore (chitarra)
e Stefano Rielli (contrabbasso)
“Tuci su li baci soi, dopu uno nde oi toi e nu te stracchi mai”: così recita Tuce, brano contenuto in Petipitugna, l’ultimo album di Mino De Santis. Petipitugna è una filastrocca, ma anche un espediente per raccontare storie di vita ed emozioni che la nostra terra conserva nella propria memoria e che, nella splendida cornice di Villa Tamborino, sarà protagonista del concerto con cui il cantautore salentino delizierà il pubblico di Chiari di Luna.

LA TRINACRIA È FEMMINA – “Le donne qui sono come le lupare!”

Ilenia Costanza| Lorena Vetro| Saria Convertino
Da Pirandello a Sciascia, da Rosa Balistreri a Otello Profazio: gli autori che hanno raccontato la Sicilia
Adattamento e Regia di Ilenia Costanza
In scena tre donne, tre artiste: una cantastorie, un’attrice e una pianista; che cantano, suonano (chitarre, mandolino, pianoforte, armonica, scacciapensieri e percussioni), raccontano la complessità di una terra, la Sicilia, che ha visto popoli e dolore, arte e passioni. Una terra ricca, dove davvero “ricchezza significa amore”. Sono suoni, colori e sapori di quest’amante riamata dal Sole, che sente e risente tuttora il mormorio di quelle civiltà che l’hanno posseduta.

XII EDIZIONE

Con il programma di quest’anno saranno in tutto 70 spettacoli e 101 repliche portati in scena dalla prima edizione di Chiari di Luna a oggi. Un successo confermato anche dalla presenza crescente di pubblico proveniente non solo dal Salento ma anche da fuori provincia, che ha reso questa kermesse un importante strumento di promozione culturale del territorio.
Sette gli spettacoli di quest’anno (in un cartellone che prevede 11 repliche) che, con il chiaro intento di valorizzare le risorse creative del territorio, saranno proposti quasi tutti da compagnie teatrali “a km 0”. A questo si aggiunga il fatto che Chiari di Luna è nato grazie al fondamentale contributo economico degli imprenditori locali in qualità di sponsor che, insieme al sostegno dell’Amministrazione comunale magliese e, ovviamente, del pubblico, consentono alla stessa di continuare a crescere.
La compagnia teatrale di attori non professionisti Corte de’ Miracoli nasce a Maglie nel 1996 per volontà di un affiatato gruppo di amici innamorati del teatro, con lo scopo di stimolare e sostenere la crescita morale, spirituale e culturale dell’uomo attraverso ogni espressione dello spettacolo realizzato con carattere di amatorialità. Promuove la diffusione dell’arte teatrale e dello spettacolo in ogni sua forma, nonchè l’utilizzo, la gestione ed il recupero, degli spazi teatrali e/o teatrabili. Dal 2010 organizza regolarmente laboratori teatrali di dizione e recitazione, con la collaborazione di attori e registi professionisti locali e nazionali.
Info: 348.6717334

QUEGLI STRANI AMICI DI FAMIGLIA

Carla Guido – Fabrizio Saccomanno – Massimo Giordano
Visto il felice esito del primo “esperimento” effettuato nel maggio di quest’anno, questo trio di attori continua l’opera di adattamento in dialetto salentino di alcuni pezzi d’autore, assemblandoli in un unico spettacolo.
Qui -e probabilmente mai come in questo caso- il termine “liberamente ispirato a” diviene la clausola liberatoria della creatività drammaturgica e attoriale. La scelta di far stemperare le vicende rappresentate nel mood salentino, dai vivacissimi e speziati colori, dà la stura a possibilità espressive inesplorate, che diventano così l’elevamento a potenza della comicità.

HABITUSMALI – L’unico peccato è non avere vizi

Ogni sera quattro repliche (ore 20, 21, 22 e 23), per un pubblico di massimo 40 spettatori per volta, presso l’ex conceria Lamarque, in via Roma n. 138 a Maglie. È consigliata la prenotazione.
Immaginate di incamminarvi in un luogo buio e sconosciuto. Immaginate di entrare in un labirinto di sensazioni tattili, olfattive, uditive, visive, dove le sacerdotesse del vizio vi ammalieranno, vi spaventeranno, vi stupiranno, vi ecciteranno. Immaginate di perdervi nella foresta delle vostre più segrete emozioni. Immaginate di ritrovarvi in un mondo nuovo, senza più regole, senza limiti. I vizi capitali compaiono in Aristotele che li denisce “gli abiti del male”; essi, al pari delle virtù, derivano dalla ripetizione di azioni che formano nel soggetto che le compie una sorta di “abito”, cioè un comportamento. I vizi diventano quindi malattie dell’anima.
Spettacolo consigliato ad un pubblico di soli adulti.

COME VI PIACE

Di William Shakespeare
Regia di MASSIMO GIORDANO
Scritta nel 1599, questa commedia è una delle opere di Shakespeare più leggere spensierate, in cui vi è la contrapposizione tra la vita di corte, con i suoi intrighi, e quella pura e semplice della foresta e della natura, in cui gli istinti malvagi degli uomini cedono il passo alle buone azioni. Nella foresta di Arden, Cupido scocca le sue migliori frecce: l’amore riutato, l’amore giocoso, l’amore metamorco.
Tra camuamenti e scambi d’identità, vendette ed esìli, fughe e ritrovamenti, odio e perdono, perdizione e redenzione, si snoda la storia della più “mozartiana” delle commedie del Bardo.

IL TAGLIONE DI ACHILLE – La dura legge dell’ironia

da Achille Campanile
Regia di MASSIMO GIORDANO
Osservatore acutissimo della società del secolo scorso, il grande umorista Achille Campanile mise alla berlina vizi e inquietudini dell’epoca, usando il oretto della garbata ironia e della vellutata scrittura.
Tre i suoi pezzi che compongono lo spettacolo: si passa dal trionfo del calembour e del gioco di parole de L’acqua minerale, pièce celeberrima, alla lunare surrealtà di Centocinquanta, la gallina canta; in ultimo, il capolavoro comico Visita di condoglianze, qui proposto in un originale adattamento salentino: un vero e proprio prodotto di laboratorio. Teatrale, ovviamente.

COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA – Uno spettacolo per tutti e per nessuno

da Friedrich Nietzche
con Lara Balbo, Valentina De Giovanni, Sara Sartini e Matteo Tarasco
Drammaturgia e regia di Matteo Tarasco
Mettere in scena questo spettacolo vuole essere un tentativo di raccontare l’odierno spaesamento quotidiano di una generazione incompresa, un tentativo per riacquistare, attraverso la fascinazione del palcoscenico, i valori della parola poetica, che crediamo oggi debba imporsi su altri linguaggi che spiegano, ma non insegnano il senso. Signica essere appassionati, e per mettere Così parlò Zarathustra dentro la scena del teatro siamo costretti ad essere sici, nemmeno corporei o corporali, ma sici e primitivi, “naturali”, per essere lo specchio distorto di una nuova barbarie che avanza. Ma dobbiamo anche ricordare che le parole bruciano, che le parole si fanno carne mentre noi parliamo e quindi anche parlare, anche raccontare una storia è un gesto fisico.

AMORE E PSICHE

da Apuleio
Regia di Daria Paoletta
Daria Paoletta riscrive il mito di Amore e Psiche, adattando la narrazione al mestiere dell’attore. Una scena nuda che prende vita attraverso la forza del linguaggio vocale e corporeo, tali da creare ambientazioni e condividere suggestioni.
Il tentativo è di condurre il pubblico in un mondo immaginico e, attraverso l’arte teatrale, ritrovare se stessi.Una storia che racconta un amore travagliato e ostacolato dalla diversità dei due innamorati: Amore è un dio, mentre Psiche è una mortale ma bella come una dea. Una saga di personaggi che dividono l’Olimpo dalla Terra, le divinità dai mortali, per scoprire che non c’è poi tanta dierenza: gli uni assomigliano agli altri.

MANICOMIO MOLIÈRE

da Molière
Drammaturgia e regia di Matteo Tarasco
Evento conclusivo di un percorso didattico/formativo sul teatro di Molière, lo spettacolo si propone come festa interattiva, dove attori e spettatori condivideranno la gioia del “fare teatro”. Siete invitati alla festa di inizio estate di una casa di cura dove risiedono i bizzarri personaggi creati dalla mente geniale di uni dei più grandi autori teatrali di tutti i tempi: Molière, uno dei più grandi indagatori dell’animo umano, che è stato psicologo prima dell’invenzione della psicologia. La sua penna è stata un bisturi che ha saputo incidere il profondo delle coscienze, curando con la risata le “malattie” dell’umanità. In questa festa incontrerete Alceste il misantropo, Argan l’avaro, Tartufo l’impostore, e molti altri, in un delirante tripudio di comicità e divertimento.